Nasce il Registro nazionale dei crediti di carbonio: l’Italia struttura il mercato volontario del carbonio agroforestale.

Linee guida volte a individuare i criteri per l'attuazione del Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agricolo e forestale.

Con la firma congiunta del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), l’Italia adotta ufficialmente le Linee guida per l’attuazione del Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria.

Il provvedimento rappresenta un passo decisivo nella costruzione di un sistema nazionale per la valorizzazione delle pratiche agricole e forestali sostenibili in grado di assorbire e stoccare carbonio atmosferico.

Il nuovo Registro, istituito presso il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), consentirà di certificare, registrare e scambiare crediti di carbonio generati da progetti volontari nel settore agricolo e forestale.

Ogni credito – denominato VCC (Verified Carbon Credit) – corrisponde a una tonnellata di CO₂ equivalente assorbita grazie a pratiche aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie.

Questi crediti potranno essere acquistati da imprese, enti pubblici o privati interessati a compensare le proprie emissioni residue tramite un meccanismo trasparente e verificabile, allineato ai più recenti standard internazionali e al Regolamento UE 2024/3012 che istituisce il quadro europeo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio.

Questo registro nasce per regolamentare il mercato volontario dei crediti di carbonio. Le nuove linee guida stabiliscono criteri uniformi su come devono essere generati e contabilizzati i crediti di carbonio, la certificazione degli stessi deve avvenire tramite un organismo indipendente e accreditato (ACCREDIA) e la registrazione dei progetti che generano VCC deve essere tracciabile e pubblica. 

Il CREA, in collaborazione con ISPRA gestirà la piattaforma del Registro e garantirà il coordinamento con i sistemi informativi agricoli e forestali nazionali (SIAN, SINFor, Carta Forestale d’Italia).

Il Registro sarà articolato in due sezioni: Sezione Forestale e Sezione Agricola. 

La prima, già operativa con questo decreto, regola i progetti realizzati su superfici forestali e non forestali (agricole e non agricole) come ad esempio: la gestione forestale sostenibile, rimboschimento, imboschimento, arboricoltura da legno, sistemi agroforestali e utilizzo di prodotti legnosi a lunga durata (Edilizia strutturale in Legno);

La seconda sarà definita con un successivo provvedimento, dedicata alle pratiche di sequestro del carbonio nei suoli agricoli.

Ogni progetto dovrà avere dei requisiti fondamentali, alcuni sono: 

  1. Una durata minima di 20 anni (35 anni per i prodotti legnosi);
  2. Verifica da un Organismo di Certificazione Esterno (OCE);
  3. Rispetto dei criteri di addizionalità, permanenza, trasparenza e sostenibilità;
  4. Garanzia di un impatto neutro o positivo sulla biodiversità, risorse idriche ed ecosistemi.

I crediti generati ed inseriti nel registro nazionale potranno essere venduti solo nel mercato italiano e non saranno validi per i mercati regolati come EU ETS o CORSIA.

Gli obiettivi espressi nelle linee guida puntano a:

  • promuovere un mercato del carbonio volontario credibile e trasparente basato su standard rigorosi;
  • incentivare investimenti pubblici e privati in pratiche agroforestali sostenibili;
  • valorizzare i servizi ecosistemici per una sostenibilità concreta e durevole a beneficio dell’intera collettività;
  • compensare le emissioni di CO2 causate da eventi naturali sempre più estremi (quali incendi, tempeste di vento, ecc.) e dalla perdita di fertilità dei suoli agricoli, grazie a una gestione non solo sostenibile, ma anche funzionale alla prevenzione e riduzione dei rischi e delle vulnerabilità, mobilitando finanziamenti aggiuntivi per la tutela del territorio.

Si prevede che il registro possa essere operativo a partire dal gennaio 2026. 

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