Chi é Habitech e con che obiettivi nasce?
Siamo una società nata nel 2006 con l’obiettivo di realizzare reti di impresa e filiere produttive specializzate nei settori dell’edilizia sostenibile, dell’efficienza energetica e delle tecnologie intelligenti per la gestione del territorio. Con grande lungimiranza, nel 2006, siamo nati come società consortile con l’obiettivo di “attivare una strategia di rafforzamento delle attività di ricerca e di sviluppo nel settore delle tecnologie per la bioedilizia, fonti rinnovabili e gestione del territorio, nonché di accelerazione dell’insediamento e della crescita delle iniziative imprenditoriali afferenti il medesimo settore”. La rilettura del nostro oggetto sociale evidenzia temi ancora rilevanti e attuali e che in questi anni hanno permesso di crescere la nostra idea di distretto e di accrescere le competenze dei nostri Soci.
Siamo i leader del mercato della consulenza in edilizia sostenibile avendo seguito più di 300 edifici certificati LEED, BREEAM e WELL in tutto il mondo (Italia, USA, Francia, UK, etc.).
Uno dei vostri intenti è quello di mettere in rete le filiere produttive che si occupano di edilizia sostenibile, qual è la motivazione che vi ha spinto a creare queste sinergie?
Stimoliamo la crescita del nostro territorio, facendo in modo che il nostro distretto diventi un centro di innovazione che diffonde benefici economici a tutta la sua community. Negli anni abbiamo sviluppato una profonda comprensione non solo delle esigenze attuali e future del mercato, ma anche della capacità di trasformare tali necessità in servizi che conferiscano un valore tangibile e accrescano la competitività per i nostri Soci e anche per i nostri clienti. Il mercato rappresenta oggi il motore più rapido del cambiamento e il nostro speciale osservatorio nazionale ed internazionale può divenire un motore in grado di generare vantaggi tangibili per la nostra evoluzione.
Nel corso degli anni le esigenze dei nostri Soci e del mercato in generale sono state delle forze propulsive che ci hanno portato a innovare la nostra visione e i nostri servizi. Vogliamo continuare a portare avanti questo intento esplorando costantemente nuovi orizzonti, creando per primi nuovi servizi concreti, futuribili e ad alto valore aggiunto.
Come affrontate il tema della decarbonizzazione in Habitech?
In un’epoca in cui l’imperativo ambientale è diventato un elemento irrinunciabile, la decarbonizzazione non è solo un obiettivo ma una missione cruciale: negli ultimi anni la crescente frequenza di eventi climatici estremi ha notevolmente accresciuto la consapevolezza dell’urgenza di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica. Per raggiungere con successo gli obiettivi climatici è fondamentale considerare ciò in modo olistico, affrontando tutte le sue sfaccettature. La sensibilizzazione e l’educazione sulla riduzione delle emissioni di carbonio diventano essenziali, poiché solo una comprensione completa delle emissioni lungo l’intero processo può portare a soluzioni efficaci e a una reale mitigazione dell’impatto ambientale del settore delle costruzioni Nel 2023 abbiamo lanciato la nuova area DecHab (crasi di Decarbonizzazione e Habitech), la quale ha sviluppato una serie di servizi dedicati ai processi edilizi e alle organizzazioni. L’obiettivo principale di questa iniziativa è stato monitorare, misurare e confrontare le emissioni di anidride carbonica al fine di contribuire attivamente alla riduzione degli impatti ambientali generati dalle attività che seguiamo. Per il prossimo triennio abbiamo l’intenzione di ampliare ulteriormente il nostro impegno, continuando a lavorare su queste attività chiave. Parallelamente, intendiamo esplorare l’implementazione di crediti di carbonio come parte integrante della nostra strategia di responsabilità ambientale. La combinazione di misure interne di riduzione e investimenti in progetti di compensazione ci permette di perseguire un approccio olistico alla riduzione delle emissioni, promuovendo un impatto positivo sull’ambiente e dimostrando un impegno concreto verso la decarbonizzazione nel settore delle costruzioni, anche attraverso l’uso del legno.
In che termini l’utilizzo del materiale legno può contribuire alla realizzazione del percorso verso la decarbonizzazione?
In un contesto di mercato complesso e variabile, ma anche molto attento alla riduzione degli impatti ambientali, l’edilizia in legno può essere vista come un elemento chiave per rispondere alle sfide emergenti, tra cui la decarbonizzazione.
La sfida dei prossimi anni sarà quella di estendere l’uso del legno come materiale strutturale anche a edifici articolati a più piani, dimostrando l’adattabilità del sistema a progetti di diverse dimensioni e complessità.
Ci sono ancora molti pregiudizi sulla durevolezza e sicurezza del materiale legno nelle costruzioni, quanto questi possono ostacolare un maggiore utilizzo del prodotto in ambito edile?
Sì, molti professionisti e molti sviluppatori tendono a rimanere in zona di comfort: “abbiamo sempre progettato e costruito così, perché cambiare?”
Ci tengo però a fare anche un po’ di autocritica: penso che gli attori della filiera legno debbano riuscire in generale a comunicare meglio. Oltre all’aspetto tecnico è importante accrescere un’opera di divulgazione al fine di formare i professionisti e le imprese e informare il pubblico, gli stakeholder e il settore più ampio delle costruzioni evidenziando i benefici ambientali, la sicurezza e la qualità delle costruzioni e dei prodotti in legno.
Avete potuto osservare negli anni un cambiamento culturale, un diverso approccio nell’utilizzo di questo materiale nelle costruzioni?
Sicuramente sì, ma la crescita non è stata così esponenziale come poteva essere; questo soprattutto nel settore pubblico dove vedo troppe amministrazioni legate al modo tradizionale di costruire. Tra i tanti aspetti vantaggiosi del legno pensate a quanto più veloce si può costruire e quanto le stesse amministrazioni pubbliche potrebbero avere edifici completati ben prima di quanto spesso si fa!
Secondo lei quali strade possono percorre insieme Habitech e Carbon Planet?Quali sono i temi che secondo lei si possono sviluppare insieme?
I temi visti sopra sono solo una delle possibili soluzioni al tema della decarbonizzazione.
Come Habitech intendiamo esplorare l’implementazione di crediti di carbonio come parte integrante della nostra strategia di sostenibilità. La combinazione di valutazione dell’impronta carbonica di un’azienda o di un edificio, misure di riduzione delle emissioni di CO2 e investimenti in progetti di compensazione ci permetterà sempre più di perseguire un approccio olistico a basso impatto, promuovendo un impatto positivo sull’ambiente e dimostrando un impegno concreto nel settore delle costruzioni.
In questo percorso abbiamo deciso di affiancarci a Carbon Planet in una partnership che vogliamo accrescere lavorando fianco a fianco per fare in modo che il nostro ambiente, in primis, ne tragga sempre più vantaggio.
Può descrivere qualche caso di successo in cui Habitech è stato partecipe nel campo dell’edilizia sostenibile, in particolare nella filiera del legno?
Il marchio ARCA, che noi gestiamo, rappresenta un’eccellenza nel panorama delle costruzioni in legno: insieme a Trentino Sviluppo (proprietaria del marchio) promuoviamo la responsabilità ambientale, la sicurezza strutturale e l’innovazione, contribuendo attivamente al progresso e all’affermazione di questo settore anche grazie alla collaborazione con i nostri soci e il territorio locale. ARCA ha precorso i tempi anticipando la rivoluzione ambientale nel mondo delle costruzioni.
ARCA è il primo sistema di certificazione per le costruzioni. Il suo protocollo garantisce la durabilità, la sicurezza contro il sisma e il fuoco, il risparmio energetico, la sostenibilità, i materiali e la salubrità della casa in legno.
Nel prossimo triennio vogliamo rilanciare ARCA per farla diventare un benchmark internazionale per le costruzioni in legno stabilendo standard globali di eccellenza.