Il 10 aprile il Parlamento Europeo, dopo un lungo percorso iniziato nel 2022, ha approvato il Regolamento che istituisce il framework di certificazione a livello UE per lo stoccaggio della CO2 con lo scopo di facilitare e accelerare la realizzazione di attività di alta qualità che hanno come obiettivo la rimozione del carbonio.
L’Unione Europea è la prima a istituire un quadro di certificazione per la rimozione del carbonio e la riduzione delle emissioni nel suolo, in linea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
L’accordo individua le seguenti attività in grado di generare crediti di alta qualità:
- Permanent carbon removal (immagazzinamento del carbonio atmosferico o biogenico per diversi secoli);
- Temporary carbon storage in long-lasting products (come le costruzioni a base di legno);
- Temporary carbon storage from carbon farming (ad esempio ripristino di foreste e suolo, gestione delle zone umide, praterie di fanerogame marine);
- Soil emission reduction (da carbon farming) che include riduzioni di carbonio e protossido di azoto derivanti dalla gestione del suolo.
Le attività considerate sono di rimozione del carbonio e di riduzione delle emissioni nel suolo e devono soddisfare quattro criteri generali per essere certificate: quantificazione, addizionalità, stoccaggio a lungo termine e sostenibilità (QU.A.L.ITY).
La metodologia di Carbon Planet si è ispirata fin da subito a quanto proposto nella bozza di Regolamento europeo che dal novembre 2022 aveva individuato nei criteri QU.A.L.ITY delle linee guida da seguire al fine di individuare quei crediti di carbonio che contribuissero a rimuovere dall’atmosfera la CO2.
La tipologia di crediti che noi proponiamo è di alta qualità in quanto derivano da attività di “Temporary carbon storage in long-lasting products” (come il legno strutturale da costruzione).
Osservano inoltre i criteri di quantificazione perchè possiamo calcolare la CO2 stoccata negli elementi strutturali al netto delle emissioni derivate dall’attività di trasporto e lavorazione, l’addizionalità deriva dall’utilizzo stesso del legno che contribuisce a rendere l’intero settore edile un magazzino di carbonio. Lo stoccaggio a lungo termine viene rispettato in quanto il materiale per un’opera ingegneristica ha una vita nominale tra i 50 e i 100 anni e la sostenibilità è garantita dall’utilizzo di materiali sostenibili.
La normativa approvata oggi richiede che il prodotto legnoso abbia una vita nominale di almeno 35 anni, Carbon Planet propone certificati con uno stoccaggio a lungo termine di 50 o 100 anni in quanto gli edifici vengono costruiti con tecniche ingegneristiche avanzate e riconosciute che definiscono la vita dell’immobile fino ad un secolo.
Carbon Planet è stata la prima a credere che la filiera del legno possa essere un valido alleato nell’azione di decarbonizzazione. L’utilizzo di questo materiale, in modo responsabile e sostenibile, è la strada da percorrere verso la transizione ecologica.
Il testo ora, dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio Europeo, poi potrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrare in vigore.
Testo adottato https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2024-0195_EN.pdf